15 marzo, h. 18

Ma perché vanno all’indietro? Il rugby spiegato a tutti dai campioni della Nazionale, di Roberto Parretta, Castelvecchi Editore

Il 6 Nazioni alla libreria Koob! Il giorno prima della sfida con l’Irlanda i campioni della Nazionale  raccontano in libreria il rugby, in occasione della presentazione del libro: Ma perché vanno all’indietro? di Roberto Parretta. Con l’autore saranno presenti alcuni giocatori della Nazionale italiana di rugby.

Cosa vuole dire ingaggio? Perché si chiama tallonatore? Perché l’apertura deve saper usare bene i piedi? E cosa mangia un pilone per diventare così grosso? Sono mille le domande che vengono in mente ad un tifoso che si avvicina al rugby, o che magari sta per andare a vedere la sua prima partita dal vivo allo stadio Olimpico di Roma insieme ad altre settantamila persone, come ormai puntualmente accade da un paio di anni a questa parte: da quando cioè il rugby è definitivamente uscito dalla sua nicchia. Lo dicono i numeri: nessun’altra Nazionale italiana oggi li ha. E allora, visto che sono ormai popolarissime anche le facce di diversi azzurri (da Martin Castrogiovanni ad Andrea Lo Cicero, dai fratelli Mauro e Mirco Bergamasco al capitano Sergio Parisse) perché non chiedere proprio a loro di spiegare il gioco e i suoi concetti fondanti? Eccolo qui, allora: un vero e proprio manuale scritto insieme ai nostri azzurri più rappresentativi per spiegare il rugby a tutti. Un manuale in cui non si parla solo di regole, ma che descrive il gioco a tutto tondo, dalla tattica allo spirito agonistico, senza farsi mancare curiosità e aneddoti dalla viva voce dei protagonisti. Il rugby, gioco di squadra per eccellenza, è infatti soprattutto un confronto fra uomini prima ancora che fra atleti. E delle loro mille battaglie, Marco Bortolami, Andrea Masi,
Leonardo Ghiraldini e tanti altri conservano la memoria: tutti insieme la metteranno a nostra disposizione per spiegare cosa accade davvero sul prato verde quando l’arbitro fischia il kick-off.

Roberto Parretta
Nato a Roma il 21 marzo 1973, collabora con la Gazzetta dello Sport dal 2001, per la quale ha seguito tutte le edizioni del Sei Nazioni e due della Coppa del Mondo di rugby.