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LUCE IN UNA NOTTE ROMANA di Alessandro Pierozzi, Edizioni Piemme
17/05/2018, h. 18:15 - 19:30
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LUCE IN UNA NOTTE ROMANA di Alessandro Pierozzi, Edizioni Piemme
L’autore Alessandro Pierozzi presenta il suo romanzo “Luce in una notte romana”, finalista al Premio Calvino. Intervengono la Prof.ssa Cristina Mochi (storica dell’arte) e Gino Mazzone (ex Segretario nazionale FIOM CGIL)
La storia di un’amicizia indimenticabile, un sodalizio in grado di illuminare il presente più buio.
«Litigiosa. Prepotente. Aggressiva. Così era Giovanna. Sempre pronta a fare a botte.» Se, nel lotto Sessantanove di via Rossellini al due, Testaccio, si alzano le voci o le mani, tutti pensano si tratti di lei, quella matta di Giovanna. Bella come una dea greca, atleta mancata, che si scatena a giocare a pallone coi ragazzini, generosa con i deboli, spietata con i forti, selvatica e incostante, Giovanna ha sempre accettato con dignità e ostinazione ruoli che non sarebbero nella sua natura, quello di moglie di un marito violento, di madre di due figli e di lavandaia. Per tutto questo e per la vena di follia di cui spesso si investono le persone troppo autentiche, Giovanna non sta simpatica a nessuno, uomini e donne, seppur per motivi diversi. E non ha amici. Fino al giorno in cui nella sua vita di grida, astio, botte prese e date arriva Anna. Anna è una madre amorevole, una moglie devota, viene da una famiglia di insegnanti e venera le lettere più di ogni altra cosa. E proprio su queste differenze apparentemente invalicabili si costruisce un legame che più che un’amicizia è un vero e proprio sodalizio. Una crepa di luce in due esistenze diverse, ma entrambe costrette dentro a un carcere domestico in cui ognuna, a modo suo, si sente rinchiusa. Queste due piccole vite straordinarie si mescolano a quelle di altri indimenticabili inquilini del lotto Sessantanove e ci regalano uno spaccato di storia italiana nel secondo dopoguerra di incredibile fascino e verismo, in un periodo di profondi sconvolgimenti sociali, di repressioni, serrate, fabbriche occupate, ma ancora ricco di speranza nel futuro. Nei frammenti di queste esistenze fatte di violenze e soprusi, si svela un’umanità autentica che amando, soffrendo e lottando sopravvive a tutto.