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Presentazione di “Il vangelo del povero peccatore” di Wilhelm Weitling, tradotto e commentato da Emanuele Pinelli (Università di Pisa) Castelevecchi
24/06/2016, h. 18:00 - 20:00
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Venerdì 24 giugno, h. 18
Presentazione di “Il vangelo del povero peccatore” di Wilhelm Weitling, tradotto e commentato da Emanuele Pinelli (Università di Pisa) Castelevecchi
Presentano, discutono, accusano ed eventualmente assolvono il libro: Lucandrea Massaro (storico delle religioni e giornalista, social media manager per Aleteia), Stefano Fundelizzi (economista e autore del volume La falce e martello si ricompone). Legge alcuni brani Benedetta Parisi (scuola del Teatro Stabile di Torino)
Il comunismo può essere cristiano? Per un certo periodo lo è stato. Quando Wilhelm Weitling (1808 – 1871), un sarto autodidatta, padre del comunismo tedesco, riunì in una lega ribelle (la Lega dei giusti) gli operai tedeschi emigrati in mezza Europa e attinse dai Vangeli la maggior parte delle sue idee. Nel 1843 Weitling riscrisse la vita di Gesù come leader comunista. Qualche anno dopo, la sua lega clandestina si sarebbe evoluta nell’Internazionale guidata da Marx. Il Vangelo del povero peccatore rimane un reperto straordinario del comunismo primitivo, e forse, con la sua teologia stravagante e la sua appassionata denuncia delle ingiustizie sociali, ha molto da dire anche a noi uomini di oggi.