Un affresco straordinario della Napoli e dell’Italia tra fine Cinquecento e l’inizio del Seicento: è quello che disegna in un grande romanzo storico, pieno di personaggi reali e tanti altri di fantasia, Paolo Jorio, uomo colto, giornalista, saggista, direttore di musei, che riesce a far vivere davanti agli occhi stupiti dei lettori una serie di vicende che ebbero per protagonisti uomini e donne provenienti dalle più illustri casate italiane, che mescolandosi per matrimoni ed alleanze strategiche, dettero vita a un periodo che conosciamo come “Manierismo”, quando cioè dal Rinascimento trionfante si passa all’età barocca.
Dicembre 1586. Nella sublime cornice del golfo di Posillipo, dove il rosso della lava incontra il blu del mare, viene alla luce Adriana Basile. Il talento è una questione di sangue, per i Basile: Adriana, infatti, oltre a una bellezza fuori dal comune, rivela prestissimo una voce capace di ammaliare come il canto di una sirena, mentre il fratello maggiore, l’introverso Giambattista, passa le giornate a scrivere, la testa tra le nuvole. La Napoli secentesca, culla di nuove arti e metropoli labirintica, è il palcoscenico perfetto per entrambi: Giambo abita il mondo della letteratura e porta il peso di un segreto inconfessabile; Adriana, volitiva e determinata a raggiungere la gloria, cresce diventando la cantante più contesa dai potenti del tempo.