Yuri Herrera, La trasmigrazione dei corpi, Feltrinelli Editore
Herrera per la prima volta cittadino con una fiaba che racconta un mondo violento
A svegliarlo fu l’arsura, una sete micidiale, si alzò per andare a bere un po’ d’acqua ma la caraffa era vuota e dal rubinetto scendeva soltanto un filo d’aria umida. Sbirciò con rancore la bottiglia di mezcal sul tavolo, ne restava a malapena un terzo, ed ebbe la sensazione che quella sarebbe stata una giornata orrenda.